Aprile #4
Questi ultimi due mesi sono stati pieni di impegni, di qualche preoccupazione, e soprattutto di tanto studio in vista della tesi, quindi spero che il nostro caro Luigi mi perdonerà per essermi arretrata con il progetto Novelle per un anno già dopo quattro mesi. Ma insomma, la vita è così. L'importante è tornare in attività!
E dunque, ecco.
"Questo" mese le novelle lette sono state:
- Pianto segreto
- Il ventaglio
- Il tabernacolo
- La disdetta di Pitagora
- La signora Speranza
- Nel segno
- La veglia
- Sua Maestà
- La buon'anima
- Le medaglie
- Una voce
- La mosca
- La fedeltà del cane
- Formalità
- Il "fumo"
- Scialle nero
LA PREFERITA DEL MESE
Sarà che ho un debole per i racconti ambientati nelle campagne, sarà che sono una che si lega più ad un albero o ad un paesaggio che ad una città o una casa, sarà che qui Pirandello ha messo ancora più del suo parlando della terribile pandemia di zolfare che imperversavano nella sua Sicilia, distruggendo campagne, oliveti, terreni e colline, ma "Il fumo" è stata senza dubbio una novella toccante. All'inizio un po' intricata, poi via via sempre più delineata, facendo tornare a coincidere tutti i tasselli disseminati durante il racconto.
In generale...
Posso dire che quello che mi ha colpita di più durante le 16 letture è stato il modo in cui l'autore mi ha concesso di affezionarmi ai personaggi. In poche pagine si rivelano interi mondi, universi dentro ciascuno, le loro speranze, i loro turbamenti, perfino gli intricati pensieri che creano il vero trambusto sulla scena, mettendo in moto una serie di eventi che si è sempre curiosi di riuscire a comprendere fino in fondo.
Mi batteva il cuore durante "Una voce", assolutamente poetica, in cui un uomo cieco si innamora della voce che si prende cura di lui, e lei terrorizzata di divenir volto e perdere il fascino immortale che ormai ha acquisito nel mondo dell'altro; ridevo ed ero al contempo perplessa tra le pagine de "La Signora Speranza", un matrimonio per finta, che però è proprio vero, sì, ma per gioco; e ho riso ancora, con quella nota un po' amara che Pirandello concede alle sue opere, durante "La buon'anima", dove il confronto con l'ex marito defunto diventa così assurdo da risultare grottesco.
Citazioni che ci piacciono
Aneddoti di una lettrice un po' disturbata
Ultima novella da leggere prima del post: "Lo scialle nero". Tempo a disposizione: assente, dovendo andar via per tre giorni. Allora, ecco, l'idea geniale. Scattare foto a tutte le pagine della novella e portarla con me, da leggere sul cellulare, al posto del tomo pirandelliano. Idea grandiosa dato che lo schermo è abbastanza grande.
Il mio Lui torna dal lavoro, mi guarda: "Che stai facendo?".
"Eh, leggo." E gli spiego.
"Lo scialle nero! Il famoso! Non la trovi su internet?"
"Ma non si trovano mica tutte!" (mi arrabbio solo perché non ci avevo nemmeno provato)
"Ma guarda che io la conosco..."
"Certo, come no, ma mica è una novella così famosa..." (Mi sganascio dalle risate, lo derido, prendo in giro, sfotto, insomma cose carine, no?...)
"Guarda."
Ed ecco, dal comodino tira fuori una raccolta di novelle dall'incredibile titolo di "Scialle nero". -.-
Oltre al danno, la beffa, come direbbe Luigi, dato che l'ho avuta in giro per casa per mesi, prima di decidermi ad iniziare con questo progetto ma dalla mia raccolta.
Sono un caso disperato. (E con un Lui che al momento mi deride per averlo deriso.)
Citazioni che ci piacciono
- "Ma questa prova non cercata, non voluta, gli s'era offerta da sè in una di quelle occasioni, in cui la natura umana spezza e scuote ogni impostazione, infrange ogni freno sociale e si scopre qual è, come un vulcano che per tanti inverni si sia lasciato cader neve e neve e neve addosso, a un tratto rigetta quel gelido mantello e scopre al sole le fiere viscere infuocate."
- "La vita a chi resta, la morte a chi tocca!"
Aneddoti di una lettrice un po' disturbata
Ultima novella da leggere prima del post: "Lo scialle nero". Tempo a disposizione: assente, dovendo andar via per tre giorni. Allora, ecco, l'idea geniale. Scattare foto a tutte le pagine della novella e portarla con me, da leggere sul cellulare, al posto del tomo pirandelliano. Idea grandiosa dato che lo schermo è abbastanza grande.
Il mio Lui torna dal lavoro, mi guarda: "Che stai facendo?".
"Eh, leggo." E gli spiego.
"Lo scialle nero! Il famoso! Non la trovi su internet?"
"Ma non si trovano mica tutte!" (mi arrabbio solo perché non ci avevo nemmeno provato)
"Ma guarda che io la conosco..."
"Certo, come no, ma mica è una novella così famosa..." (Mi sganascio dalle risate, lo derido, prendo in giro, sfotto, insomma cose carine, no?...)
"Guarda."
Ed ecco, dal comodino tira fuori una raccolta di novelle dall'incredibile titolo di "Scialle nero". -.-
Oltre al danno, la beffa, come direbbe Luigi, dato che l'ho avuta in giro per casa per mesi, prima di decidermi ad iniziare con questo progetto ma dalla mia raccolta.
Sono un caso disperato. (E con un Lui che al momento mi deride per averlo deriso.)