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venerdì 20 maggio 2016

Il sapore dei libri #3 - Italo Calvino

Italo Calvino e il bosco alle nocciole


Il Sapore dei Libri arriva anche questo mese, sebbene un po' in ritardo. Per questo nuovo appuntamento io e la nostra immancabile Ciliegina sulla torta abbiamo optato per un autore italiano. Non so voi, ma tra le mie letture scarseggiano autori della nostra patria, soprattutto contemporanei. In compenso ho una predilezione per Pirandello (ma va', non ve ne siete mica accorti nei miei miliardi di riferimenti e rubrica dedicata?) e Calvino.
Visto che del mio caro Luigi ve ne parlo spesso, adesso mi sembra giunto il momento di pensare a Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de la Habana, 15 ottobre 1923 - Siena, 19 settembre 1985) . Tra l'altro mi sembra calzare bene con il mese di maggio, primaverile, fresco, un po' fiabesco.
Benché si sia dedicato per gran parte della sua vita ad opere di carattere politico, influenzate senza dubbio dalla sua esperienza come partigiano, è alla sua produzione di stampo narrativo e sognante che mi voglio dedicare in questo post.
Molti di voi conosceranno la Trilogia "I nostri antenati", costituita da Il visconte dimezzato, Il Barone Rampante e Il Cavaliere inesistente. Già qui Calvino si insinua nel mondo dell'allegorico, con scenari fiabeschi, storie bizzarre e immerse in uno scenario fantastico, a tratti pessimista e ad altri spumeggiante di un'energia di ribellione tale da animare anche i più sedentari.
Calvino però non si è dedicato solo a questa avvincente trilogia di personaggi improbabili, nella sua produzione troviamo anche un paio di opere che mi sento di consigliarvi per esplorare lo stile di questo autore.

Il romanzo consigliato:
In mezzo a un fitto bosco, un castello dava rifugio a quanti la notte aveva sorpreso in viaggio: cavalieri e dame, cortei reali e semplici viandanti. Passai per un ponte levatoio sconnesso...
Il castello dei destini incrociati. Non lo conoscete? Bene, allora mettetevi comodi e gustatevi questa esperienza che non ha nulla di prevedibile. Geniale, fantasioso, affascinante. Attraverso le carte dei tarocchi, l'autore racconta le vicende dei personaggi che incrociano i loro destini in un castello dove si incontrano. Ogni pagina è arricchita dalla raffigurazione dei tarocchi che di volta in volta vengono voltati per dar voce ai personaggi che hanno perso, tra le mura del palazzo, l'uso della parola.

La raccolta: Di Calvino ho poi una raccolta, in un'edizione che adoro, di favole italiane. La struttura è quasi sempre la stessa, un po' ripetitiva, ma come tutte le narrazioni di questo genere non ci si svincola troppo dalle figure cardine e dalle vicende cruciali. Eppure, se amate i racconti, se volete conoscere la tradizione della nostra terra, le nostre storie, la voce del nostro popolo, ecco, questa raccolta fornisce una lente di ingrandimento sul passato e sull'universo ancestrale dell'Italia, fatta di campi sconfinati, di terre da coltivare, di boschi in cui perdersi e di principi e principesse alle prese con mirabolanti avventure.
«Ogni paese, – pensò, – anche quello che pare più ostile e disumano, ha due volti; a un certo punto finisci per scoprire quello buono, che c'era sempre stato, solo che tu non lo vedevi e non sapevi sperare.» 

La citazione: Quello che vi propongo oggi è uno degli incipit, a mio parere, più accattivanti di sempre, un invito al lettore che non ha eguali. Tratta da "Se una notte d'inverno un viaggiatore". Mettetevi comodi, Calvino inizia a raccontare.
Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c'è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: «No, non voglio vedere la televisione!» Alza la voce, se no non ti sentono: «Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!» Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso; dillo più forte, grida: «Sto cominciando a leggere il nuovo romanzo di Italo Calvino!» O se non vuoi non dirlo; speriamo che ti lascino in pace.

La ricetta di Chiara Creare allegorie tra i fornelli potrebbe sembrare insolito, complesso (e direi proprio che lo sia!) ma ecco che ancora una volta Chiara mi stupisce assecondando le mie richieste un po' insolite e accettandole come sfide da cui non si lascia scoraggiare neppure per un momento (nemmeno quando avvengono inaspettati incidenti di percorso, come una torta distrutta!). Così anche questo mese è riuscita a ideare una ricetta ad hoc per il nostro simbolico Calvino: torta giardino con mousse al cioccolato bianco, lime e fragole.

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