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mercoledì 18 maggio 2016

Iniziare con... I classici russi

INIZIARE CON... I CLASSICI RUSSI


Non ho mai sentito una particolare spinta verso la letteratura russa. Mi ci sono cimentata un paio di volte, tra “Guerra e Pace”, che ho tristemente abbandonato all’ultimo volume, e “Memorie dal sottosuolo”, che invece ho apprezzato molto, benché di tanto in tanto avrei gradito più oscurità e meno rimugginio. Ma poi ecco che mi si presenta un’occasione imperdibile. Una blogger con cui ho avuto modo negli ultimi anni di parlare spesso e confrontarmi riguardo diverse tematiche, ha proposto un Gruppo di Lettura a tema “I classici russi”.
Antonella, blogger di If you have a garden and a library,you have everything you need, è un’amante della letteratura russa e sapevo che non mi sarei pentita di iniziare questa avventura sotto la sua guida. In effetti non solo non me ne sono pentita ma ne sono stata conquistata! Così per questo nuovo appuntamento di “Iniziare con…” vorrei proporvi un’intervista alla creatrice di questa fantastica idea che ha reso una tipologia letteraria a volte ostica, e l’ha resa accattivante e divertente, attraverso la scelta di tre libri, molto brevi e ben strutturati in grado di conquistare anche chi come me, con i russi non è partito proprio con il piede giusto.


1. Come ti sei avvicinata alla letteratura russa?
Mi sono avvicinata alla Letteratura Russa in maniera del tutto casuale. Mi spiego. Uno dei miei libri preferiti in assoluto è “Il cavaliere d’inverno” di Paullina Simons; in questo libro vengono citati alcuni grandi poeti del mondo russo e le loro opere. Un bel giorno mi sono detta “Perché non leggere quello che leggono i protagonisti del libro!?”. Ho così iniziato a documentarmi e a chiedere in giro per vari forum e pagine Facebook da dove iniziare. Le risposte sono state davvero tante e varie. I più mi suggerirono di cominciare da Bulgakov e così feci. Solo che iniziai di botto con “Il Maestro e Margherita”, peraltro una lettura consigliatissima, invece che iniziare con qualcosa di breve e meno impegnativo. Il resto è venuto da sé.
2. Perché, a tuo parere, a molti lettori risulta difficile accostarsi a zio Lev (come ormai è stato ribattezzato durante il GdL) e compagnia?
La Letteratura Russa spaventa, credo, a causa di una leggenda metropolitana che etichetta tutte le opere di questa categoria come noiose, obsolete e pesanti (sia per mole che per contenuti). Il risultato finale è che molti hanno paura ad approcciarsi al mondo russo e provano una specie di reverenza al negativo verso i personaggi di questa faccia della letteratura. A molti è capitato di vedersi assegnato durante gli anni liceali un romanzo russo da leggere per le vacanze estive (a me capitò almeno!, mi venne assegnato “Delitto e Castigo” di Dostoevskij e per me fu un trauma e non ho ancora avuto il coraggio di rileggerlo) e per pochi è stata una bella esperienza. Quindi poi, si sa!, tra lettori si parla e si sparla e se non uno ma molti ti dicono che i russi sono pesanti e noiosi il risultato è scontato: non li leggi! Io penso sia tutto qui, frutto di leggende e passaparola. Se un lettore si approccia nel mondo giusto a questa letteratura se ne innamora perché è ricca, vera e ancora attuale.
3. Hai scelto tre libri che ho apprezzato tantissimo, come mai hai selezionato proprio questi per il Gruppo di Lettura?
Come detto, io mi sono avvicinata da sola alla Letteratura Russa e non è stato facile iniziare con un romanzo corposo e impegnativo. Quando ho pensato al gruppo di lettura ho anche pensato non fosse giusto proporre subito un’opera impegnativa, ma che fosse più adatto cominciare con qualcosa di breve e alla portata di tutti così che proprio tutti potessero portare a termine la lettura e tirare le proprie conclusioni. I racconti brevi sono stati quindi la scelta più ovvia e sensata per entrare in un mondo nuovo senza costrizioni e pesantezza.
4. Conosciamoli un po’ meglio. Cosa puoi dirci di accattivante su… “Le notti bianche” “La morte di Ivan Il’ic” “Le uova fatali”.
“Le notti bianche” di Fedor Dostoevskij. Se pensate che la friendzone sia un’invenzione dei nostri giorni, il Sognatore vi farà ricredere! E poi, una ventata di romanticismo ci vuole.
La morte di Ivan Il’ic” di Lev Tolstoj. Come si fa a descrivere davvero la Morte? Il modo migliore è vederla attraverso gli occhi di chi sta morendo. Un racconto esemplare.
Le uova fatali” di Michail Bulgakov”. Bulgakov ha uno stile tutto suo. La satira è presente in tutte le sue opere e fa ridere di gusto chi sa coglierla. Assolutamente da provare!
5. Pensavo che tra i testi scelti mi sarei innamorata di “Le Notti Bianche”, un libro che era nella mia lista d’attesa da mesi se non anni, ma per quanto mi abbia rapita, non è riuscito a battere l’intensità reale, tangibile, frustrante e riflessiva che ho trovato in “La morte di Ivan Il’ic”. Qual è il tuo preferito tra i tre?
E’ una lotta dura tra questi tre colossi! Li amo tutti e tre per motivi diversi, ma dovendone scegliere uno solo direi “Le notti bianche”. Sebbene io preferisca, in generale, Tolstoj e Bulgakov, “Le notti bianche” è uno dei pochi scritti di Dostoevskij che mi è rimasto nel cuore. Si tratta di un racconto di formazione sentimentale e personale, ma le sue pagine sono impregnate di quel qualcosa tra il romantico, l’ingenuo e il fantastico (quasi fosse un sogno) che me l’hanno fatto amare sempre più ad ogni rilettura. “La morte di Ivan Il’ic” e “Le uova fatali” non rispecchiano, a mio avviso, i migliori Tolstoj e Bulgakov e, quindi, avendo già letto altro di questi autori, non ne sono rimasta colpita al 100%.
6. Se dovessi consigliare un paio di altri romanzi d’ambientazione russa a chi, dopo questi tre testi, volesse continuare ancora in questa esperienza russa, quali titoli daresti?
Mi permetto di consigliare tre titoli, anche se ne avrei molti di più!
- “Padri e figli” di Turgenev. Anche questo è un racconto breve che racconta le differenze generazionali viste dagli occhi di un padre e di un figlio. Le riflessioni dei protagonisti, specialmente quelle del padre, si rivelano molto attuali.
- “Anna Karenina” di Tolstoj. Uno dei romanzi più celebri in assoluto. Io lo consiglio anche solo per l’incipit “Tutte le famiglie felici si assomigliano tra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”. E proprio di famiglie, felicità ed infelicità parla il romanzo. Intenso, lungo (bisogna ammetterlo!), attuale e bellissimo.
- “Cuore di cane” di Bulgakov. Un altro racconto breve, molto più bello di quello letto per il gruppo di lettura e più conosciuto. Lo stile di Bulgakov è unico e la sua satira spietata, seppur velata. Da leggere.
7. Ci lasceresti con una citazione a tema?
Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”, direbbe il buon Calvino. Ecco, citazione non fu mai azzeccata! Non vi resta che provare!

E dato che il GdL è stato corredato di post appositi, vi ho lasciato i link per scoprirne di più, dove Antonella ha scrupolosamente collezionato i commenti venuti fuori da questa esperienza in post creati ad hoc sul suo fantastico blog, che naturalmente vi esorto a visitare, seguire, amare e spulciare in ogni sua forma. Ringrazio ancora Antonella per aver partecipato a questo appuntamento di “Iniziare con…”, e ancor di più per tre letture che altrimenti non avrei forse mai scoperto!
E voi, siete pronti per i russi?


P.F. Oltre al fatto che ha concluso con Calvino, come si fa a non sentirsi spronati a cominciare l’avventura russa dopo tanto entusiasmo? Fate sotto anche voi!
P.F.2. (Perché sono prolissa e lo sapete) Un mio commento "a caldo" su La morte di Ivan Il'ic:
"Ero incuriosita dalla presentazione dei personaggi, cercavo di comprendere dove volesse andare a parare e poi all'improvviso è stato tutto lampante. Come una giornata nuvolosa che alla fine decide cosa farne della pioggia che porta con sé. Mi è caduta addosso sempre più forte la consapevolezza del protagonista e assieme tutta la sua paura e frustrazione per l'impossibilità di tornare indietro. L'accettazione spaventata della fine imminente."

3 commenti:

  1. Grazie grazie grazie e ancora grazie!
    Grazie per aver partecipato attivamente e con entusiasmo.
    Grazie per essere stata curiosa e aperta verso un angolino della letteratura che ancora non conoscevi.
    Grazie per questa intervista e per le bellissime domande che mi hanno permesso, ancora una volta, di dimostrare il mio entusiasmo.
    Spero di poter vivere presto un'altra esperienza simile o con una formula nuova. ;)

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    Risposte
    1. Esperienza esperienza esperienza! *da leggere con il tono di un plotone che batte le posate sul tavolo per invocare il cibo dalla mensa*
      Sono felicissima di aver partecipato, di essere stata coinvolta nel gruppo di lettura e di averti potuta coinvolgere a mia volta in questo mio angolo. I libri creano ponti. =D
      Rimbocchiamoci le maniche, sono sicura ci verrà in mente qualcosa. Tu sei stata bravissima (e incredibilmente organizzata!) nel GdL, il massimo che potrò fare io e contribuire con entusiasmo. Quello non mi manca mai! xD

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    2. I libri creano ponti!, hai proprio ragione! ^^
      Penserò/penseremo ad un altro GdL. Qualcuno mi ha già buttato lì l'idea di farne uno sugli scrittori americani, ma sono poco ferrata in materia...Vedremo cosa si può fare! :)

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